(pag 303)
Avevo gia` sentito quell’odore, durante una 
retata nel covo di un gruppo eversivo, affiliato alla setta esoterica 
degli Namenlos, i rapitori senza nome. Ai tempi lavoravo per 
l'Interpol a Friburgo, e indagavo sulla misteriosa scomparsa della 
figlia di un imprenditore di origini italiane che lavorava in Germania. 
In un casolare disperso nella foresta nera, la povera donna era stata 
trovata appesa a dei ganci da macellaio, scuoiata viva.  E lei emanava 
proprio quell’odore, che sapeva di dolore senza via d’uscita.
Al 
cospetto di quell’orrore, io avevo vomitato anche l’anima, mentre la 
vittima appesa aveva sussurrato in mezzo ai gemiti: «Basta, basta...» 
Occhi grandi nel rosso della pelle viva, vene bluastre in rilievo, una 
tavola anatomica vivente che aveva suscitato un ribrezzo intenso e 
terribile. «Basta, ti prego.» Denti da teschio che si erano mossi in 
mezzo agli strati di muscoli mascellari.
(pag 420)
«La Confraternita degli Addolorati, lo so. Mi e` parso di capire che usassero il pozzo nel sotterraneo per raggiungere stati di trance profonda...»
Sisto annuisce. «Il loro scopo primario era quello di raggiungere forme di estasi, come fanno i flagellanti. Il dolore affrontato in un’ottica si potrebbe dire ’interdisciplinare’, per giungere a comprendere i segreti dell’al di la`. Erano detti anche ’lamentatori’.»
Sisto annuisce. «Il loro scopo primario era quello di raggiungere forme di estasi, come fanno i flagellanti. Il dolore affrontato in un’ottica si potrebbe dire ’interdisciplinare’, per giungere a comprendere i segreti dell’al di la`. Erano detti anche ’lamentatori’.»
Martyrs
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Martyrs è un film del 2008, scritto e diretto da Pascal Laugier. Appartiene al torture porn e, insieme ad Alta tensione, Frontiers - Ai confini dell'inferno e À l'intérieur ha riportato in auge l'horror francese.
È stato presentato in anteprima al 61º Festival di Cannes, mentre in Italia è stato proiettato al Festival Internazionale del Film di Roma.
Trama
Una bambina, scomparsa da un anno, viene ritrovata mentre corre seminuda, ferita e sconvolta lungo una strada. Portata in ospedale,
 la bambina, che si chiama Lucie, non ricorda nulla di quello che le è 
successo. Un'altra bambina, Anna, amica di Lucie, viene interrogata dai medici, mentre Lucie è tormentata dalle visioni di una mostruosa creatura.
Quindici anni dopo, Lucie irrompe in una casa e uccide a colpi di fucile
 una famiglia che sta facendo colazione, quindi chiama Anna e le dice 
che finalmente ha ritrovato le persone che la torturarono per due anni. 
Anna si reca nell'appartamento e tenta di occultare i cadaveri,
 ma scopre che una donna è ancora viva e tenta di farla fuggire. Lucie 
se ne accorge e uccide la donna a martellate, quindi le appare la 
mostruosa creatura e Lucie inizia a procurarsi delle ferite, tagliandosi
 le vene delle braccia con un coltello. Esasperata, alla fine Lucie si 
uccide, tagliandosi la gola, sotto gli occhi di Anna.
Mentre parla al telefono con sua madre, Anna scopre un passaggio 
segreto che conduce ai sotterranei della casa e trova una ragazza nuda e
 incatenata, con una sorta di maschera di ferro sulla faccia. Anna tenta
 di aiutare la ragazza e le toglie la maschera dal volto. Una volta 
lasciata sola, la ragazza tenta di uccidersi, quindi viene abbattuta a 
colpi di fucile da una donna, che ha fatto irruzione nella casa insieme a
 un gruppo di uomini. Anna viene ammanettata a una sedia e si trova 
davanti un'anziana signora, che le mostra alcune fotografie raffiguranti uomini e donne torturate,
 agonizzante e mutilate, ma ancora vive. La signora spiega ad Anna che 
il suo obiettivo è torturare persone ,in particolare giovani donne,per 
scoprire cosa c'è dopo la morte. La signora infatti è convinta che le 
persone si suddividono in "vittime" e in "martiri". Le prime reagiscono 
alla sofferenza nutrendo essa in maniera metodica e fredda.Dopo un certo
 tempo però il loro cervello fa avere loro allucinazioni e deliri, ai 
quali reagiscono con isteria.I rari martiri invece riescono a 
sopravvivere all'estrema sofferenza e alla privazione di tutto 
abbandonandosi, "accettando" le torture, fino a restare in uno stato 
intermedio tra la vita e l'aldilà, comunicando con entrambe le 
dimensioni(trasfigurazione). La signora pensa che in questo stato un 
martire riesce a dare ai vivi testimonianze certe dell'aldilà. Anna 
viene quindi incatenata a una sedia e lentamente torturata, fisicamente e
 psicologicamente, fino ad essere completamente scuoiata con delle 
forbici (le viene lasciata solo la pelle del viso). Tuttavia, Anna è 
ancora viva e la signora viene convocata per ottenere la risposta a 
quello che cerca...



 
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