Alien
(pag 59)
«Si tratta di una specie molto rara, una variante primitiva della Vespis Formosa tipica della foresta pluviale, un insetto parassita che ha la caratteristica d’ingravidare forme animali ospiti, iniettando loro le uova per far sì che quando queste si schiudono, le larve si possano nutrire dell’ospite dall’interno fino a quando non diventano adulte.» La mia voce risuonava forte e chiara dentro la sala del Pensatoio. Mentre relazionavo cio` che avevo appreso quella mattina, aiutandomi con alcune note che avevo buttato giu` durante il colloquio con l’esperto entomologo.
Ballardini a quel punto fece per dire qualcosa, ma Manichelli lo anticipo` : «Sembra Alien. Stavi per dire quello, vero?»
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Ha dato origine ad una fortunata serie di pellicole e fumetti. È considerato uno dei capolavori del regista Scott, nonché uno dei migliori film di fantascienza. Le vicende ruotano attorno ad una terrificante specie aliena, che nel film viene identificata con la generica definizione xenomorfa. Queste creature sono delle perfette macchine per uccidere e si riproducono parassitando gli altri esseri viventi, che muoiono al momento della nascita del piccolo alieno.
Alien è il primo film della serie. Finora ha avuto tre sequel, sempre con Sigourney Weaver come protagonista: Aliens - Scontro finale, Alien³ ed Alien: la clonazione. Sono stati inoltre prodotti due prequel-spin off, Alien vs Predator e Alien vs. Predator 2, in cui vengono narrate vicende accadute centinaia di anni prima rispetto al primo film, che sono anche un crossover con un'altra serie cinematografica, Predators, avente per protagonisti dei feroci alieni predatori. Nel 2012 uscirà Prometheus, un prequel/spin-off che sarà collegato con l'universo di Alien.
Nel 2002 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Le creature protagoniste della saga sono alieni con caratteristiche
peculiari, che li rendono efficaci predatori, particolarmente difficili
da contrastare. Il ciclo riproduttivo degli Alien ha origine da una femmina detta
"Regina", un Alien di dimensioni particolarmente grandi (il cui
appellativo deriva da quello attribuito alle femmine di molte specie di
insetti che si organizzano in alveari), il cui ruolo è quello di deporre
uova. Dalle uova nascono i cosiddetti "face hugger", creature piccole e
rapidissime, di aspetto aracnide; essi si "agganciano" al volto di
esseri umanoidi nelle vicinanze (spesso immobilizzati nelle celle di
muco create dagli Alien), inducendo le vittime in uno stato catatonico.
In poche ore, i face hugger depongono un embrione di Alien nel condotto
orale della vittima; esso si svilupperà in una larva di Alien, che
eventualmente (dopo un tempo variabile) si farà strada attraverso la
gabbia toracica della vittima, fuoriuscendo dal suo corpo e uccidendola
in maniera dolorosa e violenta. In brevissimo tempo, l'Alien si
svilupperà fino a raggiungere la sua forma definitiva.
Il compito principale degli Alien è quello di procurare le vittime
per la schiusa dei face-hugger. Gli ospiti vengono catturati vivi e
imprigionati in celle di muco solidificato, dove possono essere
infettati dai face-hugger. In assenza di una Regina, gli Alien si
comportano come feroci predatori, uccidendo e divorando ogni essere
vivente che non appartenga alla loro specie. Il comportamento degli
Alien in presenza di una Regina è estremamente difensivo. Come operai in
un alveare di api o formiche, essi si prodigano nel proteggere la loro
progenitrice ad ogni costo.
Alien ripropone il filone fanta-horror degli anni cinquanta,
svuotato dell'ingenuità che caratterizzava i film di quegli anni.
Diversi sono gli elementi di rilievo: l'accurata orchestrazione visiva
del regista Ridley Scott introduce un'estetica gotica ribaltando l'ambientazione stile NASA del cinema di fantascienza degli anni settanta
in cui a predominare era la purezza del bianco e degli ambienti
geometrici. In questo modo con questo film - e con il successivo Blade Runner
- Scott spinge a livelli estremi la cupezza ed il pessimismo che il
genere aveva sviluppato in quegli anni. Qui ci troviamo di fronte alla
rappresentazione di forme indefinibili e di una fusione "oscena"
dell'umano con l'alieno, dell'organico con l'inorganico secondo
l'estetica dell'artista svizzero Hans Ruedi Giger, responsabile principale, insieme a Carlo Rambaldi, della creazione di Alien ottenendo anche un Oscar ai migliori effetti speciali
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