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domenica 5 agosto 2012

VISIONTRACK DEL ROMANZO - L'UCCELLO DALLE PIUME DI CRISTALLO

(pag 42)
«Sembra L’uccello dalle piume di cristallo...» era saltato su Ballardini. I capelli folti e ricci sembravano vibrargli sulla testa come una compagine dotata di vita propria.
«Cazzo dici, si puo` sapere?» aveva sbraitato Manichelli, di rimando. «Non cominciamo con le stronzate, eh!»
«Intendi quel film di Dario Argento?» aveva chiesto la Masina.
Ballardini aveva annuito con foga. «I poliziotti protagonisti riescono a trovare l’assassino grazie a un suono rilevato nella registrazione di una telefonata: il verso di un uccello che si trova soltanto in uno zoo in particolare. Vanno la` e così arrivano al colpevole.»
«Quindi potremmo supporre che gli uomini della registrazione siano stati torturati in un luogo vicino a uno zoo dove viene ospitata una iena? » Muovendo le mani sulla tastiera del computer, la giovane sovrintendente aveva preso a digitare veloce.

L'uccello dalle piume di cristallo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'uccello dalle piume di cristallo (1970) è il primo film diretto dal regista Dario Argento, che dell'opera ha firmato anche soggetto e sceneggiatura. Il film fu girato interamente a Roma e dintorni, tranne una sequenza ambientata in un ippodromo, realizzata ad Agnano (Napoli). Il film è il primo episodio della Trilogia degli animali diretta dal regista. L'opera consacrò Argento, in Europa, come star.
Girato alla fine dell'estate del 1969 e uscito in anteprima il 19 febbraio 1970, il film è scritto interamente da Argento, che si ispirò alla vicenda narrata nel romanzo La statua che urla (The Screaming Mimi) di Fredric Brown. Quando uscì nelle sale guadagnò 1 miliardo e 400 milioni di lire.
Gli esterni vennero girati in gran parte nel quartiere Flaminio di Roma: il palazzo dei Ranieri è in via Donatello a pochi passi da largo Antonio Sarti, dove si trova il palazzo con le scale triangolari relativo alla scena dell'omicidio in ascensore.
Rifacendosi tanto a Mario Bava (in specie, del seminale Sei donne per l'assassino del 1963), quanto ad alcune intuizioni del western all'italiana, l'ex critico cinematografico esordisce dietro la macchina da presa calando nel giallo le sue idee sul linguaggio cinematografico.
Tra le innovative sequenze va senz'altro menzionata la ripresa in soggettiva della caduta dalla finestra di Alberto Ranieri, simile a quella girata da Antonio Pietrangeli nel suo capolavoro Io la conoscevo bene per riprendere il suicidio finale di Adriana.

  • L'uccello del titolo, l'Hornitus Nevalis (gru delle nevi), non esiste ed è in realtà una comune gru coronata, Balearica Pavonina.
  • Il brano "Piume di cristallo", facente parte della colonna sonora della pellicola, viene utilizzato nel film Death Proof di Quentin Tarantino nella sequenza in cui Kurt Russell spia le ragazze nel parcheggio, ma stranamente non è incluso nella relativa colonna sonora.
  • Reggie Nalder, nel film l'inseguitore col giubetto giallo, è soprattutto noto per aver interpretato il ruolo di Rien ne L'uomo che sapeva troppo di Alfred Hitchcock, il killer assoldato per uccidere nel teatro il capo di stato estero. Inizialmente non era previsto il suo contributo nel film: Argento gli propose il ruolo dopo averlo incontrato per caso a Roma, dove l'attore si trovava in quel periodo per partecipare ad un telefilm americano che si girava in parte in Italia.
  • Alla sua uscita nelle sale italiane, nel febbraio 1970, il film venne accolto in modo abbastanza freddo nelle sale cinematografiche del nord Italia; andò meglio al centro e al sud. Poco a poco, il successo raggiunto nelle città meridionali creò anche al settentrione maggiore attenzione intorno al film; L'uccello dalle piume di cristallo recupera spettatori e inizia ad andare molto bene in tutta la penisola. Verrà rieditato per il grande schermo un anno e mezzo dopo, arrivando a degli incassi ancor più soddisfacenti.
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