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sabato 2 giugno 2012

SEI PASSI NEL CONTINUUM: LA STRATEGIA DEL CAMALEONTE


 
Annunciato in rete nel 2011 con il titolo di Anestesia dell’ombra, Continuum è un romanzo poliedrico. Connotato da diverse connotazioni.  Che contempla tutti i generi sul generis senza sposarne nessuno in particolare. Continuum è un camaleonte, sfuggente e rotolante. 

Gli Intoccabili versus Squadra antimafia.

 













 



Paranormal activity che incontra Stati di allucinazione.

















Tutto questo con un pizzico di melò, con tanto di tresca amorosa e intrighi sentimentali.
Trovo che sia sempre interessante e costruttiva la contaminazione: un modo per rinnovare le cose e nello stesso tempo creare un quid di diversità. La differenza fra agitare e mescolare, però, tutti gli appassionati di James Bond e dei suoi leggendari Martini dry lo sanno bene, è fondamentale. Perché alla fine ne deve uscire un unico sapore, amalgamato, nuovo e intenso. Così abbiamo un commissario di polizia e la sua squadra. Che combattono contro l’organizzazione di uno spietato criminale. La prima parte del romanzo sembra un classico poliziesco, una narrazione dura, a tratti spietata, sempre intensa, ma solo e unicamente al servizio di un thriller che sfocia nell’action spesso e volentieri. Una gangster story che usa la stessa pulsione di un serial killer movie… Fate conto: American Gangster e Il silenzio degli innocenti mescolati (agitati) assieme: che è di per sé trama innovativa e mai sentita. 



Poi, come se tutto questo non bastasse: all’improvviso tutto precipita e tutto cambia… E nell’ultima parte si affaccia un nuovo nemico da sconfiggere.
Il nostro eroe dovrà trasformarsi in un fantasma per entrare e uscire dall’inferno, e fregare il diavolo sul tempo, per salvare quello che resta del suo cuore. La moglie e il figlio e tutto quello che è stato e che avrebbe voluto diventare, i ricordi di una vita, i rimpianti per una morte.


Mentre l’Ombra cammina, l’Ombra non sente nulla, l’Ombra vorrebbe solo scoprire il significato del cielo.
Nel folle ticchettio di un orologio che non passa.

Tic tac, tic, tac…

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