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Continuum. Il soffio del male - Gianfranco Nerozzi
Il male esiste, dentro e fuori. In ogni momento della nostra
vita incombe, ci mostra l’ombra nella quale scivolare. Il male soffia a un
passo dalla tenerezza e subito a destra del raccapriccio.
Voto 8. Uno degli argomenti cardine del nuovo romanzo di
Gianfranco Nerozzi è senza “ombra” di dubbio: Il male.
Quest’ultimo sulla base del romanzo può essere definito un’entità al
contempo astratta e reale, che soffia nel tempo e nello spazio,
continuando la sua opera in modo inderogabile.
Il male che è l’essenza di un romanzo thriller/horror, cui i
lettori cercano spasmodicamente per restare impressionati nelle loro letture.
Il male che gli scrittori cercano di raccontare nella maniera più
sensazionalistica o realistica a seconda dello stile narrativo.
Gianfranco Nerozzi ha nelle sue corde una capacità congenita
di parlare del Male in una maniera diversa e originale. Demoni reali con
maschere di teschio ed entità paranormali ancora più suggestive, aleggiano nel
suo romanzo Continuum – Il soffio del male. Il mix tra queste due forze oscure, reali ed astratte ne danno una immagine complessiva: suggestiva, sfaccettata e
senza dubbio originale.
Ma il Male ed i Demoni come qualsiasi cosa negativa, devono
essere combattuti da Angeli in terra, in un mondo che poco somiglia ad una
Città di Angeli, ma bensì di demoni molto spesso mascherati da gente per bene
in giacca e cravatta, che nascondono sapientemente il loro volto reale da
teschio.
Per combattere queste forze maligne bisognerà però scendere
a compromessi, infangarsi del loro odio e del loro sangue, sino a diventare
creature insensibili al dolore e all’orrore.
Questa breve prefazione è una delle essenze di Continuum –
Il soffio del male, che come indica sapientemente il suo autore Gianfranco
Nerozzi è un romanzo poliedrico che sa essere allo stesso tempo: Paranormal
Activity, Squadra Antimafia, Il silenzio degli innocenti, Gli Intoccabili, etc...
Vespa Germanica, una delle vespe realmente esistenti che hanno ideato la Vespa del romanzo. |
Il rischio di questo mix di generi, potrebbe essere quello
di mettere troppa carne al fuoco, con il rischio di bruciarne qualche pezzo.
Nerozzi è invece molto abile a gestire le varie parti,
sapendo introdurre a giuste dosi gli elementi all’interno del suo racconto.
Il Male che inizialmente deve essere combattuto, è un male
reale concreto, forse uno dei “demoni umani” peggiori che l’Italia abbia dovuto
affrontare nel corso della sua storia: La mafia.
Continuum è infatti collocato temporalmente negli anni
novanta, precisamente nel 1994, anni in cui la cosiddetta piovra la faceva da
padrona in numerosi traffici non consentiti. Non è che adesso la Mafia, abbia
cessato di esistere, ma in quegli anni oltre ad esseci, questo strano demone
tentacolare faceva sentire forte la sua voce.
Per sconfiggere questa losca organizzazione, all’interno del
romanzo il sovrintendente Mastroleo da al protagonista del romanzo: il
commissario Francesco Negronero, il compito di formare una squadra Antigang.
Il primo obiettivo è quello di individuare gli attentatori
di un gruppo di cinque uomini di diversa etnia, brutalmente ammazzati durante
una cena.
Per far ciò Negronero da vita ad una task force composta da
diversi soggetti, tutti appartenenti alla polizia, almeno nel loro passato. I
quattro soggetti: Ballardini, Lois, Bondi e Manichelli; nel loro passato hanno
dovuto affrontare da molto vicino il male, e per sconfiggerlo hanno dovuto
trasformare la loro ombra in esso. Per questo motivo il commissario Negronero
li assolda, perché per combattere, alle volte bisogna essere dei cavalieri con
la macchia.
A completare il team c’è Davide Monvisi, intimo amico di
Francesco, braccio destro nonché testimone di nozze e padrino del figlio.
Timex Vintage, uno degli orologi di Negronero |
La prima parte del romanzo è molto concentrata sui
protagonisti. Ognuno dei membri della squadra Antigang viene descritto nelle
loro gesta, attraverso flashback.
La grande abilità di Nerozzi è quella di farti “innamorare”
dei protagonisti, rendendoli reali e tangibili. Il romanzo pare adatto più per una
fiction tv, piuttosto che al cinema, ma non per le qualità inferiori rispetto
ad altri romanzi, ma per la complessità e l’approfondimento della storia che merita di essere raccontato in più episodi.
Il segreto dello scrittore bolognese è quello di saper
lavorare bene nella caratterizzazione dei protagonisti, che saranno
fondamentali nel corso della storia. Tutti avranno la loro importanza, sia per
far commuovere il lettore che per farlo incazzare.
Naturalmente un posto in prima fila merita Francesco
Negronero, in cui secondo me l’autore mette molte delle sue stesse
caratteristiche. Entrambi sono amanti delle lotte marziali, appassionati di
musica, hanno più o meno la stessa età, e soprattutto sono profondi conoscitori del Male. Anche il nome Negronero richiama alla
mente Nerozzi, ed il suo nickname Nero.
Negronero è inoltre ossessionato dal tempo. Due sono gli
orologi che porta al polso: il destro segna l’ora sbagliato; il sinistro quella
giusta.
A segnare il suo tempo sono soprattutto i suoi affetti più
cari: sua moglie Mara o meglio Dolcemara, e suo figlio Franco.
La prima che indica il suo tempo passato, il suo amore che
fu. Il rapporto tra i due è scostante e mai monotono.
Io so che ti amo. E so che se anche tu mi amassi. Il mondo sarebbe meraviglioso!
Il Il piccolo Franco invece segna il tempo futuro del
commissario. Un’amore in crescita, che aumenta ogni giorno di più; un’amore
incondizionato di un padre verso un figlio che cresce sano, robusto e forte
come suo padre.
Anche dal punto della vita affettiva e privata di Negronero,
il romanzo investirà forte, risultando non solo una piacevole parentesi come
accade in altri romanzi. La vita famigliare non sarà un riempitivo o un rifugio
per caratterizzare il protagonista, ma un elemento fondamentale ai fini della
storia.
Storia che sarà molto complessa e districata, che vedrà gli
eroi impegnati a Cercare di sconfiggere questo male: fatto di teschi, vespe
carnivore, mafia e fantasmi presenti e passati; nel corso di più anni e in
diverse zone del mondo. Perché il male soffia con una potenza inaudita e molta
dovrà essere l’energia fisica e psichica per far ritornare il Cielo sempre più
Blu….
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